La COMMUNITY degli amici di

MOTOVACANZE
Newsletter num 154 – settembre 2019

 

 

La vita è troppo breve

per fare viaggi banali.

METTITI IN MOTO !

 

 

E’ stata una calda estate.

 

L’agosto 2019 è stato uno dei più caldi della storia recente. Anche per Motovacanze. Sono stati infatti ben sette i tour di gruppo realizzati contemporaneamente. Quattro semplici e collaudati, come la Romania, la Turchia, i Pirenei, la Cechia-Slovacchia. Altri tre impegnativi per i partecipanti (e l’organizzazione) ciascuno di loro una parte di quel lungo itinerario esclusivo che partendo dall’Italia termina in Giappone: Samarcanda e la via della seta -  Road to Mongolia -  Ride to Eastern Sun.

Rispetto agli anni scorsi, tuttavia, non sono mancati alcuni imprevisti (soprattutto  per i nuovi viaggi esplorativi) che, si sa, purtroppo, a volte possono inserirsi in un tour con la stessa imprevedibilità di un gatto che ti attraversa la strada. Alcuni gruppi sono stati vittime di situazioni irrimediabili. Un traffico impossibile in Romania per via di troppi lavori in corso avviati negli ultimi mesi, che ogni giorno ha condizionato l’umore generale. Ma soprattutto la mancata consegna nei tempi garantiti delle moto spedite in Mongolia, che ha costretto quei partecipanti, per salvare almeno una parte del viaggio “Ride to Eastern Sun”, a volare in Giappone per visitare quel paese con auto a noleggio.

Al contrario nella maggior parte dei viaggi la sintonia tra i partecipanti, le abilità dei coordinatori e le condizioni locali hanno creato ricordi indimenticabili. C’è stato un entusiasmo in quei gruppi che non sempre è scontato quando si partecipa a viaggi insieme ad altri motociclisti, spesso conosciuti al momento della partenza. In particolare è da sottolineare il viaggio in Turchia, quello a Samarcanda (anche in assenza, come programma, di un vero e proprio coordinatore per metà del percorso) e quello in Cechia e Slovacchia. Nonostante un enorme problema iniziale, perfettamente rimediato dal coordinatore, è stata molto positiva anche la prima esperienza di gruppo sulla strada tra il Kirghizistan e la Mongolia, dopo la prima esplorazione in solitaria compiuta lo scorso anno.

Nel complesso quindi il bilancio per Motovacanze ancora una volta, come in tutti gli anni precedenti, è stato molto positivo. Allora… non si può far altro che iniziare a pensare ad un 2020 anche migliore!

 

Qui sotto alcune foto ed un breve report per ciascuna destinazione. Cliccando su ciascuna di esse è possibile ingrandirla.

 

 

 

 

 

 

PIRENEI. Il cammino, passo passo.

3° edizione. Da sabato 3 a domenica 18 agosto.

 

Si può dire che è andato proprio tutto bene in questo insolito coast-to-coast che abbiamo percorso dal Mediterraneo all’Atlantico. Un brioso itinerario tutto curve lungo il versante spagnolo dei Pirenei, tra villaggi di pietra e cittadine medievali in cui il tempo sembrava essersi fermato. Raggiunta la costa Atlantica abbiamo poi proseguito attraversando i tradizionali villaggi e le principali città di Paesi Baschi e Cantabria. Quindi le Asturie, dove una deviazione ai Picos de Europa ci ha permesso di unire il piacere della guida all’osservazione di splendidi panorami. Unica nota negativa, che non si può non raccontare, anche e soprattutto come monito per il futuro: la presenza nel gruppo di un motociclista che ha aderito a questo viaggio senza la consapevolezza dei suoi limiti fisici, dovuti alla sua età ormai troppo avanzata. Nonostante l’aiuto continuo prestato da tutti, purtroppo ha condizionato pesantemente lo svolgimento normale delle intense tappe, ed il godimento del tour per gli altri.

(Riccardo, il coordinatore in moto)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

C’era una volta la CECOSLOVACCHIA. 1° edizione

Da sabato 3 a sabato 10 agosto. CECHIA

Da sabato 10 a sabato 17 agosto SLOVACCHIA

 

Si è concluso il tour “Cechia e Slovacchia, le belle sconosciute”.  Mossi dalla curiosità di vedere cosa offrono, oltre alle loro famose capitali, questi due Paesi poco battuti dal turismo internazionale, 18 motociclisti si sono avvicendati in un tour di 5.000 km tra Boemia, Moravia e Slovacchia, fino ai confini con la Polonia. Le belle strade poco trafficate, tra verdi vallate, boschi e fiumi, il clima decisamente più favorevole di quello che avevamo lasciato in Italia, il grande rispetto degli automobilisti locali per i motociclisti, ci hanno permesso di godere appieno della guida delle nostre moto. Qui il paesaggio già a bassa quota assume un aspetto alpino e le strade s’inerpicano sinuose tra fitti e ombreggiati boschi, un vero piacere per il motociclista. Dalle storiche località termali, di cui entrambi i Paesi sono ricchi, a splendidi borghi medievali, piacevoli da visitare durante il giorno e incredibilmente quieti e rilassanti alla sera,  abbiamo avuto modo di vedere favolosi castelli con ricchi giardini, antichi villaggi con case decorate, chiese di legno e siti naturali molto scenografici. E dopo tanta strada, il piacere di passeggiare dopo cena tra le splendide piazze di queste tranquille cittadine, godendosi la bella compagnia del gruppo e sorseggiando un’ottima birra locale.

(Giovanni, il coordinatore in moto)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ROMANIA. Transilvania Drum Bun.

23° edizione. Da sabato 3 a domenica 18 agosto.

 

Il viaggio in Romania si è appena concluso. Tappe magnifiche che ci hanno consentito di vedere la Romania nei suoi particolari in lungo e in largo, grazie alla precisione del road book scritto con dovizia di particolari. Cogliendo le sfumature di un popolo in crescita, ormai lontano dall'epoca comunista, cordiale e pronto all'amicizia. Alba Julia e la zona "romana". Le regioni della Transilvania con i suoi spettacolari castelli. Le gole di Bicaz ed il lago preistorico. La zona del parco naturale del Danubio. La Bucovina con le sue chiese, imponenti manifestazioni di una religiosità sentita. La regione Moldava con i fasti della sua vecchia capitale Iasi. Il  Maramures, inquietante regione dalla natura incontaminata e campestre, col cimitero allegro di Sapanta. La familiarità del popolo rumeno ha incitato numerosi partecipanti a fare nuove esperienze in autonomia, improvvisando nuovi itinerari spesso al di fuori del gruppo, numeroso e un po' troppo assortito. Tutto è bene ciò che finisce bene, recita un proverbio. A noi l'augurio che questa esperienza sia servita di stimolo ai partecipanti a conoscere più intensamente lo spirito di Motovacanze.

(Carlo, il coordinatore in moto)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TURCHIA. Cappadocia e lago di Van.

11° edizione. Da sabato 3 a sabato 24 agosto.

 

Anche l'edizione 2019 del tour "TURCHIA, un cay alle falde dell'Ararat" si e' conclusa. Ho trovato dei compagni straordinari che in pochi giorni sono diventati un gruppo di amici straordinari, di quelli che non si dimenticano mai. Abbiamo attraversato tanti Stati e  superato dogane a volte problematiche. Visitato luoghi fatati come il Tuz Golu e la Cappadocia, o suggestivi come il Nemrut Dagi. Nel cuore del Kurdistan turco, il cratere del vulcano Van con i suoi laghetti di acqua calda e fredda, il lago Van stesso, e la fortezza curda di  Guzelsu.  Al confine con l’Iran  l' Isac Pasa Saray, prima di girare intorno al monte Ararat per incontrare la gente di Cildir, paesino all'estremo confine orientale molto vicino all’Armenia. Giunti sul Mar Nero abbiamo visitato le piantagioni del tè e la fabbrica di essicazione delle foglioline fino al prodotto pronto al consumo. Visitato grandi città come Sofia, Ankara, l'affascinante Istanbul e Salonicco, oltre a piccoli pittoreschi paesi come Safranbolu e Goreme.  Un viaggio indimenticabile. Un abbraccio e un grazie di cuore alle due motocicliste del gruppo, bravissime con le loro moto, a tutte le coppie ed ai tanti single presenti. Un ringraziamento particolare a Gabriela e Walter che col furgone hanno dato un grande supporto aprendolo e chiudendolo almeno 1000 volte…. 

(Franco, il coordinatore in moto.)

 

 

 

 

 

 

 

 

SAMARCANDA. Sulla via della seta,

Dall’Italia a Bishkek 5° edizione. Da sabato 3 a lunedì 26 agosto.

 

Si è concluso il viaggio "Samarcanda e la via della seta". Dieci indomiti motociclisti (molti di loro insieme alle compagne)  hanno percorso gli oltre 8.000 km di strade, (a volte lisce come bigliardi, a volte insidiose e con buche pericolose) per raggiungere partendo dall’Italia le tre città simbolo del grande Tamerlano:  Khiva, Buchara e Samarcanda. Magiche ed imponenti  le Madrasse, ricoperte di ceramiche dai mille colori, e gli alti minareti, che sfiorano il cielo azzurro. Oltre l’Uzbekistan, il Kirghizistan li ha sorpresi con le sue montagne altissime ancora innevate, dove lo sguardo si perde sui pascoli verdi e cavalli allo stato brado convivono con il popolo kirghiso, in perfetta armonia.

Un tour colmo di emozioni, allietato da una compagnia allegra che ha permesso di condividere momenti di puro divertimento durante le soste ed i rifornimenti, alleggerendo lo sforzo del viaggio, nel quale le temperature a volte sono state elevate. Un itinerario percorso, come previsto, nella prima parte (Balcani, Turchia, Georgia, Russia) in autonomia, divisi in piccoli gruppi, senza un vero e proprio coordinatore, seguendo solo le dettagliatissime istruzioni fornite dall’agenzia a ciascuno di noi prima della partenza. Probabilmente questo è stato uno degli aspetti che ha permesso il maggior godimento possibile per tutti.

Questo viaggio mi ha lasciato la sensazione di essere arrivata ai confini della nostra civiltà occidentale. Ma ho anche capito che la civiltà orientale ha tanto da insegnare.....

(Lavinia, una delle passeggere nel tour)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ROAD TO MONGOLIA. Da Bishkek a Ulan Bator.

1° edizione. Da sabato 3 a domenica 25 agosto.

 

Negli anni scorsi molti di noi erano già arrivati in moto a Samarcanda e in Kirghizistan. Quest’anno, ripresa la moto spedita in perfetto orario a Bishkek, abbiamo potuto scoprire parti di questi paesi dell’Asia centrale ai margini delle alte montagne che hanno in comune con la Cina: il lago Issikul e i suoi cacciatori con l’aquila, il canyon di Charyn con le sue formazioni simili a quelle dei canyon nord-americani. Verso nord per oltre 2.000 km abbiamo quindi attraversato paesaggi collinari verdeggianti, distese sabbiose ai margini di laghi immensi, prati acquitrinosi a lato di lentissimi fiumi. Le strade asfaltate si sono rivelate esattamente quelle che ci aspettavamo: in condizioni talvolta pessime, solo raramente molto buone, hanno rappresentato anche da sole una sfida ed un’avventura. Con una lunga deviazione, in Kazakistan siamo anche stati nel versante meridionale dei monti Altai, nel parco di Katon Karagai. Entrati in Russia abbiamo impiegato due giorni ad arrivare nella repubblica dei Monti Altai e lo abbiamo fatto lontani dalle strade di grande percorrenza, per poter vedere com’è esattamente la vita nelle campagne agricole che furono sovietiche, con le sue infinite distese di girasoli ed altre colture fiorite che riempiono l’aria di dolci profumi. La strada che attraversa da nord a sud i monti Altai è stata un vero e proprio godimento motociclistico, con asfalto in ottimo stato, poco traffico, paesaggi superbi tutt’attorno. Usciti dalla Russia è cambiato di nuovo tutto. Nella prima città in Mongolia abbiamo sostituito i pneumatici mettendoli tassellati. Da quanto sapevamo, l’asfalto infatti ci sarebbe stato solo nei tratti migliorati da pochi anni, altrimenti si sarebbe trattato di piste in terra battuta. In realtà i tratti asfaltati sono stati più del previsto, ma abbiamo vissuto comunque alcuni giorni di vera avventura, con alcune centinaia di km di piste impegnative e veri guadi indimenticabili. Senza per questo che il viaggio sia mai stato pericoloso o riservato a piloti speciali. Viaggiare in gruppo ha fatto la differenza, e molto buona è stata anche l’assistenza da parte dello staff locale.

Il grave guasto occorso alla mia moto proprio al momento della partenza mi ha obbligato a lasciarla a Bishkek, rimediando con un auto e autisti locali per poter rimanere con gli altri partecipanti fino in Mongolia (dove un auto di appoggio era già prevista nel programma).  Questo servizio aggiuntivo extra ha contribuito a rendere più comode alcune tappe, e a rimediare meglio alle inevitabili piccole cadute di alcuni nel gruppo, che in un viaggio del genere sono sempre possibili.

Ora non vedo l’ora che arrivi l’estate 2020 per poter continuare con la terza e ultima tappa il mio lungo itinerario in moto dall’Italia fino al Giappone.

(Maurizio, il coordinatore nel tour)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

RIDE TO EASTERN SUN. Da Ulan Bator a Tokyo.

1° edizione. Da venerdì 2 a mercoledì 28 agosto.

 

Il viaggio più importante e difficile da organizzare del 2019 purtroppo non si è svolto come previsto. Per motivi che sono in corso di accertamento, allo scopo di risalire alle colpe, i nostri mezzi (affidati dai singoli partecipanti ad un famoso servizio internazionale di trasporto moto che non aveva mai fallito in passato) non sono state pronte ad Ulan Bator nei tempi da loro garantiti (il 30 luglio). Nonostante il nostro tour iniziasse diversi giorni dopo (il 4 agosto), e fosse stato studiato con i primi due giorni verso il lago Baikal anche sacrificabili in caso di imprevisti, il ritardo nella possibile consegna è stato troppo alto per permettere al gruppo, anche sopportando tappe forzate in Siberia, di raggiungere il porto di Vladivostok in tempo per il traghetto settimanale prenotato. Dopo una settimana ad Ulan Bator, nello stress di speranze quotidianamente deluse, per non perdere tutto il viaggio pre-pagato il gruppo ha quindi deciso di volare in Giappone e visitare questo paese con auto a noleggio. 

Due motociclisti di noi, che erano partiti a metà luglio in moto dall’Italia, sono però riusciti ad arrivare in tempo al traghetto, che causa un tifone ha anche ritardato di un giorno il suo arrivo nel paese del Sol Levante. Grazie a loro tutta la strada siberiana è stata verificata e “collaudata”, come pure si è riusciti a verificare e collaudare tutte le complesse operazioni di uscita dalla Russia ed entrata in Giappone, oltre alla spedizione in Italia delle moto alla fine del tour.

Il Giappone ha sorpreso un po’ tutti. Per il suo clima un po’ troppo afoso, ma anche per le distese di foreste impenetrabili che coprono ogni metro quadro non cementato o coltivato. Soprattutto siamo rimasti stupiti dalle infrastrutture per la viabilità costruite ovunque. Ponti sospesi di dimensioni ciclopiche, migliaia di km di tunnel, autostrade sopraelevate in diversi strati nelle città, treni sospesi ed automatici. Cibo molto diverso dal nostro, ma ottimo al gusto e sempre ben digeribile. Un popolo gentilissimo, persino ossequioso, preciso fino all’eccesso, pulitissimo in ogni aspetto, dalle condizioni delle strade fuori e dentro le città (dove non trovi neanche a cercarlo un rifiuto gettato via, fosse anche un mozzicone di sigaretta..) ai famosi WC computerizzati . Castelli in legno antichi e moderni, giardini meravigliosi come solo in Giappone sanno curare, musei modernissimi. L’itinerario scelto ha anche permesso di scoprire strade di montagna tra meravigliosi paesaggi, perfette per un mototurismo divertente.

Insomma, pur con la nostra tragedia per la mancata consegna delle moto, il tour è stato collaudato sotto tutti gli aspetti. Per il 2020 si sarà pronti per riproporlo, ovviamente con molte garanzie e tranquillità in più.

(Dino, il coordinatore nel tour)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

12° meeting degli amici di Motovacanze

SABATO 21 e DOMENICA 22 SETTEMBRE 2019

Weekend nell’appennino parmense

“PHOTO, BIKE & ROADS”

 

 

Il mese di settembre, come da tradizione, è fortemente segnato dal bisogno di rivedersi e scambiarsi le foto ed i filmati che hanno fatto i partecipanti alle motovacanze estive appena trascorse. La gastronomia locale, le piacevoli strade dell’appennino parmense  e la possibilità di visitare famosi castelli medioevali sono comunque una ottima "scusa" per partecipare a questo weekend anche per chi nell'estate è andato da altre parti. Un motivo ancora più valido per partecipare può essere quello, per chi ancora non ha viaggiato con noi, di ottenere subito la tessera fedeltà “amico di Motovacanze”. In questo modo avrà importanti sconti sulle iscrizioni ai viaggi in moto fin dai prossimi mesi, senza attendere per riceverla di aver fatto prima almeno un viaggio a costo normale. Sconti di valore superiore al costo di partecipazione al weekend!

 

 

Programma dettagliato:

Sabato 21 settembre:

Appuntamento entro le ore 14.00 presso Grand Hotel Regina, Largo Roma 3, Salsomaggiore Terme (PR) GPS: N44 48.874 E9 58.813 . Si parte ore 14.30 per un tour di circa 100 km nell’appennino fino a ritornare a Salsomaggiore Terme. Cena e pernottamento al Grand Hotel Regina.

Dopo la cena, in una sala apposita presso il Grand Hotel Regina, proiezione delle foto e filmati dei principali viaggi svolti nella primavera ed estate 2019:

Domenica 22 settembre :

Partiamo al mattino ore 9.00 per seguire un itinerario di circa 100 km tra i castelli che furono del granducato di Parma. Torniamo a   Salsomaggiore terme per il pranzo a buffet presso il grand Hotel Regina. Saluti e abbracci.

 

 

Grand Hotel Regina – Salsomaggiore Terme

 

 

 

 

 

Costo del weekend completo: 120 euro
Include: pernottamento in camera doppia con colazione in hotel 4 stelle, cena del sabato sera, serata di proiezione foto e video, pranzo a buffet della domenica.
Supplemento camera singola:
20 euro.

 

Costo per adesioni parziali:

Partecipazione solo alla cena e serata foto-video: 35 euro

Partecipazione al weekend escluso pranzo di domenica: 95 euro

 

Tutti i servizi saranno pagati direttamente sul posto.

 

POSTI LIMITATI

ISCRIZIONI TASSATIVAMENTE ENTRO MARTEDI 17 SETTEMBRE

 

 

Email a motovacanze@travelteam.vr.it

Specificando in dettaglio il tipo di adesione richiesta e il proprio numero telefonico.

 

 

CAPODANNO IN TUNISIA..

da sabato 28 dicembre a lunedì 6 gennaio 2020 (date indicative).

 

Nelle prossime settimane verrà pubblicato il programma dell’unico viaggio di Motovacanze previsto nell’autunno-inverno 2019-2020. Cliccando qui si potrà ricevere il programma appena questo sarà pronto.

 

 

 

 

 




 

 

 

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